
Descrizione
Chiesa Campestre di Sant'Anna in Cassano Magnago
Per la Chiesa di Sant’Anna, originariamente dedicata a San Giorgio, successivamente mutata l’intitolazione nel corso degli ultimi tre secoli, si ipotizza un corpo originario assai più antico rispetto ai primi riscontri storico-documentali risalenti dal XV secolo.
Dei secoli precedenti le maggiori fonti di riferimento tacciono sulla sua esistenza (Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, Notitiae Cleri Mediolanensis, giusto per fare un paio di esempi) pur considerando il fatto che sarebbe affrettato escludere a priori l’esistenza di tale luogo sacro.
Le informazioni sicure più antiche giungono a noi dai verbali delle Visite Pastorali e dagli archivi della Curia dai quali risulta che l’assetto edilizio più antico aveva un’unica aula rettangolare di dimensioni pari a circa 4 x 7 metri, corrispondenti alle misure interne della parte centrale dell’attuale edificio, ed orientata lungo l’asse ovest-est, era priva sia di sagrestia come pure di campanile.
Lungo il prospetto volgente verso ponente si distingue la conformazione dell’antica facciata che era contrapposta, lungo l’attuale fianco est, da un’abside, oggi non più esistente, che chiudeva la zona presbiteriale del luogo di culto.
La porta, un tempo l’accesso principale della Chiesa, venne ristretta nel corso del tempo con spallette di mattoni su ambo i lati; inoltre il travetto di serizzo che tuttora sovrasta l’infisso fa notare al di sopra l’impronta a semicerchio realizzata per ridurre il carico sul travetto stesso; forse un tempo alloggiamento di una finestrella per dare luce all’interno.
Osservando infine l’intonaco si ha l’impressione che la porta a suo tempo fosse contornata da un dipinto sul muro dove il colore giallo era prevalente; ma di tali tracce oggi rimangono solo pochissimi e molto confusi scampoli.
La prima citazione ufficiale di tale luogo appare negli Atti della Visita Pastorale dell’Arcivescovo Gabriele Sforza (anno 1455) in cui si riporta esplicitamente la dizione “Cappella Sancti Georgii de Cassiano”.
Dopo una lunga fase di decadimento, ove si palesa anche l’ipotesi di una sua possibile sconsacrazione e demolizione, nella seconda metà del XVII secolo la Chiesa subisce un primo ampliamento in pianta e la variazione dell’orientamento nell’attuale configurazione sud – nord.
Fino agli inizi del 1700 la Chiesa non risulta abbia subito ulteriori modifiche (ad accezione dell’apertura di un ingresso secondario verso il prospetto est, successivamente murato).
Un successivo intervento d’ingrandimento, agli inizi del XVIII secolo, con contestuale sopralzo dell’intero corpo di fabbrica, portò l’edificio all’attuale consistenza; dalla relazione del Parroco Felice Perruzzotti si deduce che nel 1712 i lavori erano in corso di esecuzione completati, nella prima metà del XVIII secolo, con la sagrestia di cui la pietra d’angolo esterna porta l’indicazione dell’anno 1722. Del caratteristico campanile di pianta triangolare poche informazioni ci giungono dalle fonti storiche, probabilmente realizzato in una prima struttura più semplice nel corso del primo ampliamento, venne riadattato durante i lavori del XVIII secolo per conformarlo alla nuova struttura.
Dopo gli interventi del XVIII secolo la Chiesa non subì ulteriori modifiche sostanziali per quanto concerne i rapporti dimensionali dell’edificio.
Seguirono, nel corso del tempo, opere di restauro che generarono anche sensibili cambiamenti all’interno. A tale riguardo si ricordano gli ultimi interventi sostenuti nel 1943 e nel 1969.
Di quest’ultimo si segnala la rimozione del raffinato altare barocco in marmo che presentava al centro l’incasso che ospitava l’ovale con l’opera pittorica, di ignoto autore, raffigurante Sant’Anna con Maria bambina.
Modalità di accesso
Accesso libero
Indirizzo
CAP: 21012
Contatti
Pagina aggiornata il 14/10/2025